Riabilitazione nella malattia del Parkinson

In considerazione dei buoni risultati che stanno aumentando nelle diverse casistiche, abbiamo iniziato una collaborazione con “Obiettivo Parkinson”, progetto scientifico-assistenziale per i malati affetti da Malattia di Parkinson del Professor Giuseppe Meco, neuropsichiatra del Policlinico Umberto I – Università La Sapienza.

Scopo della collaborazione è la creazione di un Centro Parkinson con indirizzo Riabilitativo che, in un’ottica multidisciplinare, offre ai pazienti una gestione corretta ed integrata sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico (farmacologico e riabilitativo). Il Centro, basandosi sul lavoro in team multiprofessionale (neurologo, fisiatra, psicologo, fisioterapista, logopedista, ecc.) promuove lo sviluppo del potenziale di salute dell’individuo, il mantenimento delle autonomie di base e l’apprendimento/riapprendimento di strategie motorie e cognitive.

COS’E’ LA MALATTIA DI PARKINSON

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa. Con questo termine si intende una degenerazione delle cellule nervose con conseguente morte cellulare. La parte del Sistema Nervoso dove prevale tale processo è la Substantia Nigra, nucleo situato nel Mesencefalo e parte integrante del circuito del sistema extrapiramidale.

Alcune stime indirette indicano che in Italia ci siano circa 250.000 casi di Parkinson ma, essendo una malattia la cui frequenza aumenta con l’avanzare dell’età, è presumibile che il numero dei pazienti nei prossimi decenni sia destinato ad aumentare a seguito dell’età media della popolazione generale.

I SINTOMI

Il Parkinson è una patologia che provoca disturbi del movimento. Il suo andamento è cronico (persiste nel tempo) e progressivo (peggiora nel corso degli anni).
I quattro principali sintomi motori sono:
1. Tremore: solitamente nel pollice o l’indice di una mano.
2. Rigidità: resistenza al movimento.
3. Bradicinesia: rallentamento dei movimenti.
4. Instabilità di posizione: equilibrio instabile spesso causa di caduta.

Le prime persone a notare segni di Parkinson sono generalmente i familiari o gli amici del paziente. Potrebbero notare la mancanza di espressività del viso (faccia amimica) o l’incapacità di muoversi normalmente. I soggetti con malattia di Parkinson sviluppano infatti un’andatura tipica, caratterizzata dalla tendenza a piegarsi in avanti, l’oscillazione ridotta delle braccia e passi piccoli e veloci.

UNA TERAPIA MULTIDISCIPLINARE

La Malattia di Parkinson è una patologia complessa che, oltre il Sistema Nervoso, coinvolge altri sistemi (Cardiovascolare, Gastroenterico, ecc.) e al momento attuale non ha ancora una cura risolutiva. Per questi motivi più di altre patologie ha necessità di interventi multidisciplinari, sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico.

Accanto alle terapie farmacologiche specifiche, gli approcci terapeutici più recenti hanno evidenziato l’importanza e l’utilità della riabilitazione, sia nella sua forma “classica” come fisioterapia che in una o più delle sue forme cosiddette “complementari” (a indicare che integrano ma non sostituiscono approcci più convenzionali).

Le terapie complementari, essendo quasi sempre pratiche di gruppo, hanno anche il grande vantaggio di favorire la socializzazione.

Il Progetto Riabilitativo si articola sui seguenti gruppi:

  1. Gruppi di Neuroriabilitazione in palestra da due a tre volte a settimana
  2. Gruppi Psicoeducazionali in collaborazione con un familiare di ciascun paziente, condotti da uno psicologo esperto in Malattia di Parkinson (Dott.ssa Chiara Papi) e dal neuropsichiatra Prof. Giuseppe Meco.

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